lunedì 17 agosto 2015

Crostata ricotta e visciole


  
Crostata ricotta e visciole
Dosi per una crostata diametro 24 cm.
Ingredienti:
Farina “00” 400gr
Burro 90gr
Zucchero semolato 130gr
Tuorli 70gr
Albume 60gr
Sale 2gr
Lievito chimico per dolci 10gr
Limone naturale n.1
Confettura di visciole o amarene 350gr
Ricotta di pecora 500gr
Zucchero semolato 150gr

Preparazione:
Setacciare la farina con il lievito e metterla nella ciotola della planetaria.
Aggiungere anche gli altri ingredienti e impastare con la foglia fino ad avere un impasto omogeneo
Avvolgere la pasta in pellicola e farla riposare in frigorifero almeno dodici ore.
Stendere circa 2/3 della pasta frolla con il matterello usando due bacchette di legno per dare uno spessore uniforme, circa 5 mm.
Rivestire lo stampo aiutandosi avvolgendo la pasta intorno al mattarello per poi srotolarla nello stesso; mettere lo stampo in frigorifero.
Setacciare la ricotta, due volte, e mescolarla molto bene con lo zucchero semolato.
Riprendere lo stampo dal frigorifero e fare uno strato con la crema pasticcera, poi aggiungerne uno di confettura di visciole e infine uno di ricotta.


Stendere la restante pasta ad uno spessore inferiore ai 5mm e chiudere la torta con quest’altro strato, sigillando bene il bordo.
Spennellare la pasta di uovo sbattuto e fare dei buchi con uno stuzzicadente per far uscire il vapore.
Cuocere in forno a 180°C per 45-50 minuti circa.
Sfornare la crostata.
Aspettare che sia fredda per sformare la torta per evitare che si rompa.
Note: questa ricetta è stata presa dal blog http://ipasticcidelloziopiero.blogspot.it/ che ringrazio per avermi permesso di pubblicarla qui.
Ho usato la confettura di amarene perché qui quella di visciole è introvabile; mi impegnerò nella sua ricerca per la prossima volta.
Io ho raddoppiato le dosi della pasta e, per uno stampo da 24cm l’ho usata quasi tutta, ne ho avanzata 110gr. Il ripieno invece l’ho fatto nelle dosi indicate.
La prossima volta voglio provare a fare, con le stesse dosi, due torte più piccole, da 20cm di diametro.
La ricetta originale diceva quattro tuorli e due albumi, io ho convertito in grammi, ho anche convertito in grammi i pesi di sale e lievito (rispettivamente non indicato e un cucchiaino).
Lo Zio Piero consiglia di gustarla anche tiepida, io l’ho preferita il giorno dopo, fredda di frigorifero, non so se era perché l’ho fatta nei giorni di grande caldo, bho.




Nessun commento:

Posta un commento