Pasta di scorza d'arancia
Ingredienti:
Scorza di arance non trattateZucchero semolato
Acqua
Miele d'arancia o acacia
Lavare le arance naturali, tagliarle in quarti ed eliminare la polpa.
Mettere la scorza le in una ciotola e mettere il tutto nel lavandino, lasciando scorrere un filo d'acqua (io ho coperto con un paraspruzzi e un batticarne per evitare che le scorze uscissero dalla ciotola) per tutta notte.
La mattina dopo scolare le scorze e pesarle.
In una pentola dal fondo spesso mettere le scorze e aggiungere acqua e zucchero semolato nella stessa dose.
La mattina dopo scolare le scorze e pesarle.
In una pentola dal fondo spesso mettere le scorze e aggiungere acqua e zucchero semolato nella stessa dose.
Coprire con il coperchio e portare ad ebollizione, far bollire a fuoco bassissimo per un'ora, spegnere e far riposare per almeno 24 ore.
Il girono dopo mettere di nuovo la pentola sul fuoco e far bollire il tutto per un'altra ora, sempre bassissimo e coperto.
Scolare le scorze, pesarle e frullarle aggiungendo miele nella dose di 1/5 delle scorze; fare una pasta più o meno liscia a seconda del gusto personale.
Mettere in un barattolo di vetro, chiudere con il coperchio e conservare in frigorifero. Dura parecchi mesi.
Note: nel 2020 ho usato queste dosi
Scorza di arance biologiche 600gr
Zucchero semolato 600gr
Acqua 600gr
Miele d'arancia o acacia 120gr
Zucchero semolato 600gr
Acqua 600gr
Miele d'arancia o acacia 120gr
Alla fine dei due giorni di cottura le scorze "candite" pesavano 630gr, quindi poco di più delle scorze iniziali, quest'anno verificherò se la proporzione è ancora questa. A mio gusto il miele può essere ancora ridotto, non di molto.
Nel 2020 ho usato scorze che avevo prima surgelato man mano che mangiavo le arance, le ho tolte dal freezer la sera, versate in una ciotola piena di acqua, messa nel lavandino e lasciato scorrere un filo di acqua nella ciotola per tutta notte, il giorno dopo ho proceduto con la cottura.
Dopo i due giorni di cottura lo sciroppo era quasi del tutto assorbito.
Usi: per aromatizzare creme, bavaresi, mousse, impasti di torte e ripieni di cioccolatini. Oppure per aromatizzare le scaloppine, le cosce di pollo o la carne di maiale.
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